Teschio
In mezzo a una pianura erma e scoverta
Sorge la gran piramide d’un monte,
Che, solcata da’ fulmini, la fronte
Avventa al cielo minacciosa ed erta.
L’uom di lassù potria mirar le glorie
Di cinquanta città opere e fasti
D’antiche genti, alte ruine e vasti
Regni, teatro di famose istorie.
Sopra una guglia dritta acuminata,
A cui l’aquila il vol drizzar non osa,
Un teschio ignudo e solitario posa,
E muto spettator dall’alto guata.
E pensa? E’ par così meditabondo!
E così triste! O nudo teschio e vano,
O teschio pien d’un gran pensiero arcano,
Dimmi, per dio, che pensi tu del mondo?
Arturo Graf
come siamo strani,
fatti di niente
eppure così carnali
fino alla follia...
Questa mattina avevo scritto un breve commento ma devo aver combinato qualche pasticcio perchè non lo vedo. Un saluto dopo un periodo passato fuori per motivi di lavoro è bello ritornare leggere le tue cose che emozionano e fanno riflettere.
RispondiEliminaGrazie sempre, Gujil
Sabrina
Bentornata Sabrina,
RispondiEliminasapere che ci sei mi riempie l'anima.
Gujil