Adonais
LIII
Perché esiti, perché ti volgi, perché arretri, mio Cuore?
Le tue speranze t'hanno preceduto: da tutto qui
son dipartite; ora dovresti dipartirti tu!
Una luce è passata dall'anno che ritorna,
e dall'uomo e dalla donna: e quel che ancora è caro
attrae per schiantare, respinge per farti appassire.
Il cielo soffice sorride – il vento basso sussurra vicino:
è Adonais che chiama! oh, affrettati a raggiungerlo!
La Vita non divida più quel che la Morte può riunire.
Percy Bysshe Shelley
Perché esiti, perché ti volgi, perché arretri, mio Cuore?
Le tue speranze t'hanno preceduto: da tutto qui
son dipartite; ora dovresti dipartirti tu!
Una luce è passata dall'anno che ritorna,
e dall'uomo e dalla donna: e quel che ancora è caro
attrae per schiantare, respinge per farti appassire.
Il cielo soffice sorride – il vento basso sussurra vicino:
è Adonais che chiama! oh, affrettati a raggiungerlo!
La Vita non divida più quel che la Morte può riunire.
Percy Bysshe Shelley
da "Dalla dimora dove abitano gli eterni"
traduzione di Francesco Rognoni e Massimo Mandolini Pesaresi
il cuore, sempre lui, da sempre,
un eterno rimeggiare di poeti;
anche per me così solo e grande
nell'attimo, l'istante che è tutto...
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