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mercoledì 15 maggio 2019

Canto II, di Vicente Huidobro

Canto II
(...)
Si perde il mondo sotto il tuo chiaro andare
Giacché tutto è artificio quando ti presenti
Nella tua luce minacciosa
Innocente armonia senza affanno né oblio
Elemento di lacrima che ruota all’interno
Fatto di timore altero e silenzio

Fai dubitare il tempo
E il cielo con istinti di infinito
Lontano da te tutto è mortale
Lanci l’agonia sulla terra umiliata dalle notti
Solo ciò che pensa a te ha sapore di eterno

Ecco qui la tua stella che passa
Con il tuo respiro di lontani affanni
Con i tuoi gesti e il tuo modo di camminare
Con lo spazio magnetico che ti saluta
Che ci separa con leghe di notte
(...)

Vicente Huidobro
da "Acrobata del cielo"
traduzione di Gabriele Morelli
 
 
come un canto, ricordo era bello,
poi gli anni del buio e della luce;
rimangono impresse le giovanili voglie,
poi il buio e la luce ancora...

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