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sabato 7 marzo 2020

Quota 84, di Anne Stevenson

Quota 84
Nel giorno del mio compleanno

Dalla torre degli anni che chiamo vita
Guardo nel pozzo: non tempo ma spazio, non qui ma laggiù,
Non senso ma memoria, ovunque in nessun luogo –
La storia incerta, il nodo al fazzoletto,
Il dove-siete-morti-onnipresenti, i vostri nomi
In un istante mi riportano all’infanzia, a ritroso percorro
La lunga strada fino al Natale e i suoi doni.
Così il DNA modella la sostanza dei sogni,
E la vecchiaia non ha motivo d’essere.
Un sapore proustiano, un profumo, la musica di una frase
Sfidano la legge naturale cui si sottraggono.
La vita sarà mia fintantoché io sarò la mia mente
E la gioventù? Sofferenze, ansie e ferite
Meglio ricordate che rivissute.


Anne Stevenson
da "La via delle parole"
traduzione di Carla Buranello
 
 
ricorrenza, gradita, inutile, vaga,
siamo fatti di pensieri e ricordi;
in questa bolla è difficile una festa,
in questo cristallo si rimane indifesi...

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