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lunedì 28 febbraio 2011

insolenti dinamiche afferiscono
e intersecano risaputi percorsi;
ciò che era assodato vacilla
risente di un suono nuovo...
è nell'aria,
si intravede tra nuvole bigie;
è nei colori,
arlecchino sberleffa i timori;
è nel cuore,
schiuso in tenero spiraglio


La medicina
Alla signora C. R. dalla bella voce

Non so che triste affanno mi consumi:
sono malato e nei miei dì peggiori...
Tra i balaustri il mar scintilla fuori
la zona dei palmeti e degli agrumi.

Ah! Se voi foste qui, tra questi fiori,
amica! O bella voce tra i profumi!
Se recaste con voi tutti i volumi
di tutti i nostri dolci ingannatori!

Mi direste il Congedo, oppur la Morte
del cervo, oppure la Sementa... E queste
bellezze, più che l'aria e più che il sole,

mi farebbero ancora sano e forte!
E guarirei: Voi mi risanereste
con la grande virtù delle parole!

Guido Gozzano

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