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giovedì 20 febbraio 2014

L'antico pianto, di Amalia Guglielminetti

perduti carmi come petali,
le parole incocciano i sogni
e i sogni perdurano al mattina;
si vorrebbe, si vuole,
a volte si duole
e si soffre...


L'antico pianto

Quindi prosegua per cammini ombrosi,
a fior di labbro modulando un canto
che per me l'altra notte mi composi.
Poiché talor non piango io il mio pianto,
lo canto, e qualche mia triste canzone
fti come il sangue del mio cuore infranto.
Tempo fu che le mie forze più buone
stremai in canti a' piedi d'un Signore
che m'arse di ben vana passione.
Io piangevo così note d'amore,
come la cieca in sul quadrivio, volta
al sole, canta il suo buio dolóre
e non s'avvede che nessun l'ascolta.

Amalia Guglielminetti

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