Il contadino parla a Dio
La mia falce ha mietuto le Tue messi,
il mio sudore ha bagnato le Tue viti,
è sera, accendi le luci delle stelle.
il mio sudore ha bagnato le Tue viti,
è sera, accendi le luci delle stelle.
Il mio silenzio ha onorato l'uva e l'erba,
le falci, le botti, la mucca e la cantina,
i miei occhi a Te son ora rivolti.
le falci, le botti, la mucca e la cantina,
i miei occhi a Te son ora rivolti.
Il mio aratro ha arato i Tuoi campi,
il Tuo dito ha arato il mio volto,
al mio desco c'è ora un posto che T'attende.
il Tuo dito ha arato il mio volto,
al mio desco c'è ora un posto che T'attende.
Siedi e dividi la mia cena,
poi riscuoti quel che Ti debbo.
E sia fatta la Tua volontà.
poi riscuoti quel che Ti debbo.
E sia fatta la Tua volontà.
Alojz Gradnik
Traduzione di Fedora Ferluga-Petronio
Dio?
forse si distrae spesso,
forse ascolta spesso...
Molto bella,la condivido nel mio blog,ora cerco anche l'originale dal momento che il mio blog è bilingue.(it-slo)
RispondiEliminagrazie!
RispondiEliminaGujil