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domenica 9 agosto 2015

Il contadino parla a Dio, di Alojz Gradnik


Il contadino parla a Dio
 
La mia falce ha mietuto le Tue messi,
il mio sudore ha bagnato le Tue viti,
è sera, accendi le luci delle stelle.
Il mio silenzio ha onorato l'uva e l'erba,
le falci, le botti, la mucca e la cantina,
i miei occhi a Te son ora rivolti.
Il mio aratro ha arato i Tuoi campi,
il Tuo dito ha arato il mio volto,
al mio desco c'è ora un posto che T'attende.
Siedi e dividi la mia cena,
poi riscuoti quel che Ti debbo.
E sia fatta la Tua volontà.
 
Alojz Gradnik
Traduzione di Fedora Ferluga-Petronio
 
 
Dio?
forse si distrae spesso,
forse ascolta spesso...

2 commenti:

  1. Molto bella,la condivido nel mio blog,ora cerco anche l'originale dal momento che il mio blog è bilingue.(it-slo)

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