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mercoledì 2 dicembre 2015

Preludio, di Giosuè Carducci

Preludio

Odio l'usata poesia: concede
comoda al vulgo i flosci fianchi e senza
palpiti sotto i consueti amplessi
stendesi e dorme.
A me la strofe vigile, balzante
co 'l plauso e 'l piede ritmico ne' cori:
per l'ala a volo io còlgola, si volge
ella e repugna.
Tal fra le strette d'amator silvano
torcesi un'evia su 'l nevoso Edone:
piú belli i vezzi del fiorente petto
saltan compressi,
e baci e strilli su l'accesa bocca
mesconsi: ride la marmorea fronte
al sole, effuse in lunga onda le chiome
fremono a' venti.
 
Giosuè Carducci
 
 
usata poesia, amata e usata,
le vie del cuore sono strane,
percorsi tortuosi e silenti;
l'anima puramente ricorre...

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