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domenica 10 giugno 2012

  Un tale,  l’altro giorno, o Rufo, attentamente mi osservò 
come un esperto compratore di schiavi od un allenatore di gladiatori;
e dopo avermi sbirciato con un cenno del suo volto e indicato col dito,
"Sei tu "disse" proprio tu, Marziale,
quello famoso, i cui maligni scherzi
son noti a chi non ha l’orecchio barbaro?"
Sorrisi un poco e con un lieve cenno
confermai che ero quello che egli diceva.
"Come mai" disse "indossi un così misero mantello?"
Risposi: "Perché sono un povero poeta".
Perché ciò non capiti molto spesso al tuo poeta,
mandami, o Rufo, un mantello nuovo.

Marziale
traduzione di Lorenzo De Ninis


poesie sparse si perdono
in cassetti riposti di mobili vecchi,
come frasi rilette e spigliate
i significati profondi restano...

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