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martedì 12 giugno 2012

Svegliandomi il mattino...
Svegliandomi il mattino, a volte provo
sì acuta ripugnanza a ritornare
in vita, che di cuore farei patto
in quell'istante stesso di morire.

Il risveglio m'è allora un altro nascere;
chè la mente lavata dall'oblio
e ritornata vergine nel sonno
s'affaccia all'esistenza curiosa.
Ma tosto a lei l'esperienza emerge
come terra scemando la marea.
E così chiara allora le si scopre
l'irragionevolezza della vita,
che si rifiuta a vivere, vorrebbe
ributtarsi nel limbo dal quale esce.

Io sono in quel momento come chi
si risvegli sull'orlo d'un burrone,
e con le mani disperatamente
d'arretrare si sforzi ma non possa.

Come il burrone m'empie di terrore
la disperata luce del mattino.

Camillo Sbarbaro

Alessandro Stella,  Risveglio, Olio su tela

per quanto arduo il sonno
sopisce dolori e ansie
negli incubi e i sogni;
le piste di caccia risentono
tenui richiami del bosco
quando la notte indietreggia
qiando l'alba si affaccia...

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