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martedì 15 luglio 2014

Parole non dette, di Ada Negri

Parole non dette

Parole che la bocca mai non disse,
per pietà, per orgoglio o per paura,
che i labbri spinse una demenza oscura,
che un più forte volere ivi confisse:
 
parole non di suono ma di palpito,
miste al sangue pulsante, alla saliva
di che il tacer s'abbevera, alla viva
carne che soffre, al cuor che batte a scalpito:
 
han, nel profondo ove s'accolgon bieche
(e chi dir non le volle in sé le udrà
sempre), un'allucinante fissità
di facce spente, di pupille cieche.
 
O creatura dalle chiuse labbra,
sulla parte di te che fu soppressa
il tuo silenzio è pari a una compressa
gelida su ferita che si slabbra.
 
O creatura che disio non chiama
più, che amor più non sveglia!... Un'ora sola
a te segnava Iddio per la parola
che non dicesti: ed or entro ti clama.
 
Rannìcchiati in disparte, ingoia il pianto,
avviluppati d'ombra. È tardi adesso
per la tua verità. Tu sei già presso
la soglia eterna, ove il silenzio è santo.
 
da "Esilio", 1914
Ada Negri
 
quante parole tra i denti,
nascoste nel cuore,
appena affiorate alla mente
ma mai dette,
mai pronunciate...

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