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mercoledì 29 ottobre 2014

Scherzo di natura, di Arturo Graf

Scherzo di natura
 
Il mar senza confin ride in bonaccia,
Sull’onde azzurre il chiaro sol balena;
Per l’aria un dolce venterel si sfrena
Che lungo soffia i nugoletti in caccia.
Sicuro i flutti un gran naviglio fende
Che tutte mostra le sue vele fuora;
Risplende in oro la tagliente prora,
Di spume a poppa un strascico si stende.
 
Il mar s’imbruna, il mar rugge in tempesta;
A soqquadro va il ciel tra lampi e tuoni;.
Corron dinanzi al vento i cavalloni
Drizzando in alto la bavosa cresta.
Pugna la nave conquassata e stracca,
S’imprua, straorza, sobbalza, s’affonda;
Cupa rintona sui gran fianchi l’onda,
Dopo l’uno l’altr’albero si fiacca.
Il mar senza confin ride in bonaccia,
Sull’onde azzurre il chiaro sol balena;
Per l’aria un dolce venterel si sfrena
Che lunge soffia i nugoletti in caccia.
In fondo al mar, sopra l’arena giace
Lo scafo enorme, e sur un fianco pesa:
Pel cassero qua e la sparsa e distesa
La ciurma amica al ciel riposa in pace.
Arturo Graf
 
mille tempeste agitano
i miei pensieri notturni,
fin all'alba galleggio,
fino al mattino derivo...

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