Dell'ombra
Un giorno di primavera
vidi l'ombra di un'albatrella
addormentata sulla brughiera
come una timida agnella.
vidi l'ombra di un'albatrella
addormentata sulla brughiera
come una timida agnella.
Era lontano il suo cuore
e stava sospeso nel cielo;
nel mezzo del raggiante sole
bruno, dentro un bruno velo.
e stava sospeso nel cielo;
nel mezzo del raggiante sole
bruno, dentro un bruno velo.
Ella si godeva il vento;
solitaria si rimuoveva
per far quell'albero contento
di fiammelle, qua e là, ardeva.
solitaria si rimuoveva
per far quell'albero contento
di fiammelle, qua e là, ardeva.
Non aveva fretta o pena;
altro che di sentir mattino,
poi il suo meriggio, poi la sera
con il suo fioco camino.
altro che di sentir mattino,
poi il suo meriggio, poi la sera
con il suo fioco camino.
Fra tante ombre che vanno
continuamente, all'ombra eterna,
e copron la terra d'inganno
adoravo quest'ombra ferma.
continuamente, all'ombra eterna,
e copron la terra d'inganno
adoravo quest'ombra ferma.
Cosí, talvolta, tra noi
scende questa mite apparenza,
che giace, e sembra che si annoi
nell'erba e nella pazienza.
scende questa mite apparenza,
che giace, e sembra che si annoi
nell'erba e nella pazienza.
Carlo Betocchi
riflette il vetro l'ombra?
la fronte corruccia il senso
e ritorno lontano, ancora...
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