Come il salmone
Anelante salmone
- lasciate pigre stagioni e angusti spazi (o limitate contrade)
a ritroso volgo ansie* tensioni
per deporre i miei versi
dove non areni il veleno dell'esistere.
Me ne sto in solitudine
a rischiare del mio
- folgori convulse mi offendono
nevrosi mi fulminano il cuore
bruciano resistenze inquiete.
Vado incontro al buio
con le mie parole:
bandiere di carta
colorata,
solchi effimeri
dove il sogno (e il segno)
inventano la realtà
dell'inesistenza.
Seppellirci.
La nostra sola verità
Presunta!
Enrico Bonini
avanti e indietro,
eterna danza della vita,
si avvicina il declivio
poi si scenderà...
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