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sabato 9 agosto 2014

Il sepolcro, di Jurij Andruchovic

Il sepolcro
ed ecco ci siamo tutti riuniti l'intera famiglia
quando gli inservienti del cimitero hanno reciso
un raggio incerto dietro l'ultimo di noi
ci siamo rincontrati come negli ultimi tempi
del gioco in borsa
delle corse in carrozza
dei balli domenicali al club fuori città
siamo coricati sul pavimento duro
sotto una coppa di marmo
pesante per le foglie secche e l'acqua piovana
comunque in compagnia dignitosa
a destra un magnate dello zucchero
a sinistra un tenore d'opera
non sentiamo l'acqua che scorre il vento che sibila ma
a volte in una notte sorda tremiamo
quando i giovani intonano una canzone indolente
ritornando nei sobborghi operai
a ora tarda dal ballo


Traduzione di
Paolo Galvagni
Jurij Andruchovic



ore che passano,
sogni ricorrenti;
passato e presente
come un turbinio...

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