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mercoledì 25 febbraio 2015

Chats, di Charles Baudelaire

Chats
 
I fervidi innamorati e gli austeri dotti
amano ugualmente, nella loro età matura,
i gatti possenti e dolci, orgoglio della casa,
come loro freddolosi e sedentari.
Amici della scienza e della voluttà,
ricercano il silenzio e l'orrore delle tenebre;
l'Erebo li avrebbe presi per funebri corsieri
se mai avesse potuto piegare al servaggio la loro fierezza.
Prendono, meditando, i nobili atteggiamenti
delle grandi sfingi allungate in fondo a solitudini,
che sembrano addormirsi in un sogno senza fine;
le loro reni feconde sono piene di magiche scintille
e di frammenti aurei, come sabbia fine
scintillano vagamente le loro pupille mistiche.
 
Charles Baudelaire
 
 
i mondi dentro gli occhi,
quelli dei gatti;
le leccate del cane,
le smorfie del criceto;
compagnie "no cost",
amici di sempre...

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