ha un orizzonte la lettera
è quello che penso tu possa
ascoltare, ha filari di
nocciòli che si piegano
inchinandosi ai canali
ha una faccia che sta per
essere dimenticata la lettera
e scrive scrive per disegnare
lineamenti sulla parete
del petto dove di notte
cerca casa lo sterminato
vuoto e non trova la bocca
ad aspettarlo le parole
tra le dita a tessergli
la scala ma nei corridoi
deserti scrive scrive
i confini di una lettera.
è quello che penso tu possa
ascoltare, ha filari di
nocciòli che si piegano
inchinandosi ai canali
ha una faccia che sta per
essere dimenticata la lettera
e scrive scrive per disegnare
lineamenti sulla parete
del petto dove di notte
cerca casa lo sterminato
vuoto e non trova la bocca
ad aspettarlo le parole
tra le dita a tessergli
la scala ma nei corridoi
deserti scrive scrive
i confini di una lettera.
Livia Candiani
lettere scritte e mai spedite,
spedite e mai lette,
poche quelle ricevute,
poche quelle che contano...
Nessun commento:
Posta un commento