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Nessun albero e nessun cielo
ti consolerà,
ti consolerà,
neanche il mulino
dietro il rumore del legno d'abete,
nessun uccello morente,
neanche il gufo e neanche la starna veloce,
dietro il rumore del legno d'abete,
nessun uccello morente,
neanche il gufo e neanche la starna veloce,
è lunga la via del ritorno,
ormai nessun arbusto ti proteggerà
da fredde stelle
e da rami macchiati di sangue,
nessun albero e nessun cielo
ti consolerà,
nelle corone di inverni in frantumi
cresce la tua morte,
con rigide dita
lontano da erba e da lande selvagge,
nei detti della neve or ora caduta.
da fredde stelle
e da rami macchiati di sangue,
nessun albero e nessun cielo
ti consolerà,
nelle corone di inverni in frantumi
cresce la tua morte,
con rigide dita
lontano da erba e da lande selvagge,
nei detti della neve or ora caduta.
Thomas Bernhard
Sotto il ferro della luna
traduzione di Samir Thabet
Giovanni Segantini "Ritorno al paese natio" olio su tela, 1895 Berlino, Staatliche Museen Nationalgalerie |
il senso dei ritorni,
quelli voluti, desiderati,
quelli imposti,
il senso dei ritorni
col capo alto,
o a testa china...
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