Ragni
Davanti a un foro per lungo e per largo
Distende il ragno la sua fragil tela;
Ed io de’ miei pensier la tela spargo
Sopra l’abisso che ogni cosa cela.
Ed io de’ miei pensier la tela spargo
Sopra l’abisso che ogni cosa cela.
Ei nella rete onde si cinge intorno
Acchiappa il moscherin che in aria frulla:
Io sto sui miei pensier la notte e il giorno
E non ci colgo un maledetto nulla.
Arturo Graf
un buco, serve un buco,
dove rintanarsi, al caldo,
aspettare finisca l'inverno,
in letargo, dormendo e sognando...
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