Ti dono questi versi, perché se un giorno il mio
nome approderà felicemente alle epoche lontane e
farà sognare qualche sera i cervelli degli uomini,
vascello assecondato da un gran vento,
il ricordo di te, pari alle vaghe favole, affatichi il
lettore come un timpano, e resti appeso come un
fraterno e mistico anello alle mie rime altere;
essere maledetto cui, dagli abissi profondi sino al
più alto dei cieli, nulla all'infuori di me risponde! O
tu, che come un'ombra dall'effimera orma,
calpesti con piede leggero e sguardo sereno gli
calpesti con piede leggero e sguardo sereno gli
stupidi mortali che t'hanno giudicato amara, statua
dagli occhi metallici, grande angelo dalla bronzea
fronte!
Charles Baudelaire
stinte cornici abbagliano
soli distanti, aliene spiagge
che cingono sabbiosi approdi;
così in un sogno peregrino
arriva la mia anima al lido...
Ci sono. Sempre. Gujil.
RispondiEliminaE' impossibile non passare qui da te di mattina
presto, con la tazzina di caffè in una mano
e nell'altra un biscottino fatto in casa . ....
entrare con un click con la voglia matta
di rubare parole e colori che ogni giorno inventi e
rinventi con fantasia e armonia.
Qui ....si rischia d' ubriacarsi di brutto Gujil
Ubriacarsi di poesia e di parole....le Tue verdi parole.
Devo ammettere che non mi dispiace...... anzi
è una gran bella ciucca!
Scrivi così bene che vorrei....................
Gujil sai che ti dico? prima o poi ti ruberò
foglio e penna.
buon uick end . Un abbraccio
Sabrina (farfallina) -:))
Sabrina,
RispondiEliminaso che ci sei ma quando mi scrivi mi riempi gli ochhi!
Gujil