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sabato 20 dicembre 2014

Io che come un sonnambulo cammino, di Camillo Sbarbaro


Io che come un sonnambulo cammino  
 
 Io che come un sonnambulo cammino
per le mie trite vie quotidiane,
vedendoti dinanzi a me trasalgo.
Tu mi cammini innanzi lenta come
una regina.
Regolo il mio passo
io subito destato dal mio sonno
sul tuo ch’è come una sapiente musica.
E possibilità d’amore e gloria
mi s’affacciano al cuore e me lo gonfiano.
Pei riccioletti folli d’una nuca
per l’ala d’un cappello io posso ancora
alleggerirmi della mia tristezza.
Io sono ancora giovane, inesperto
col cuore pronto a tutte le follie.
 
Una luce si fa nel dormiveglia.
Tutto è sospeso come in un’attesa.
Non penso più. Sono contento e muto.
Batte il mio cuore al ritmo del tuo passo.

Camillo Sbarbaro
 
 
 
 
luci nel buio, bene,
si intravede una sagoma, un corpo;
è l'ora di congiungere l'anima,
quella dove il sonno attende...

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