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venerdì 10 giugno 2016

Cavallo e albero, di Rita Dove


Cavallo e albero
 
Chiunque sia qualcuno vuol essere un albero –
o cavalcarne uno, i capelli spumati dal vento.
È per questo che hanno inventato i cavalli, e le selle
sono state equipaggiate con singolari stelle.
 
È per questo che intrecciamo le loro ruvide criniere
come fossero bambini, per questo accade che i bambini
all’inizio abbiano paura di una giostra, per il modo in cui
si ostina a dire che la vita è tonda. No,
 
rispondiamo: c’è la musica, ma poi si ferma;
il bello sempre sale e sempre scende.
Li chiamiamo, e i bambini in coro: Ancora, ancora.
Nell'albero la linfa luminosa ascende.

Rita Dove
Traduzione di Federico Mazzocchi
L'imprevedibile esattezza della grazia
 
 
leggerezza e sudore,
galoppo, lungo la riva,
poi il prato e la folle corsa
verso la stalla...

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