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lunedì 13 giugno 2016

in grandi e piccole cupole..., di Aleksandra Cibulja

in grandi e piccole cupole
in grandi e piccole cupole
folle di angeli ardenti, serafini
rondini
con teste umane
 
non loro forse
preparano i nidi sul vomere
gioiscono per le mattonelle smaltate
leggeri – come la fiamma
veloci – come il lampo
sonori – come voci di fanciulle
 
(e la pioggia, di conseguenza, i loro baci)
 
non forse loro
concisi, frettolosi
dicono: santo, santo, santo
Santo, Santo, Santo il Signore Sabaoth!
 
e si disseminano carte luccicanti
come fossero un decoupage di Matisse
 
e tutti i fiori – parlano di un appuntamento
io sono una persona dimessa
sono un infisso bucherellato
cado
 
e la voce si attorciglia come un capello
e la voce si alza a mo’ di spirale
in grandi e piccole cupole
 
in grandi e piccole cupole
folle di angeli ardenti, serafini

Aleksandra Cibulja
Traduzione di Paolo Galvagni
Viaggio al limite del sangue
 

rinchiusi in bolle di noi,
come fragili, eteree, bolle
danziamo nella vita,
qualche volta si scoppia...

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