Alla malinconia
Nel vino e negli amici ti ho fuggita,
poichè dei tuoi occhi cupi avevo orrore,
io figlio tuo infedele ti obliai
in braccia amanti, nell'onda del fragore.
Ma tu mi accompagnavi silenziosa,
eri nel vino ch'io bevvi sconsolato,
eri nell'ansia delle mie notti d'amore,
perfino nello scherno con cui ti ho dileggiata.
Ora conforti tu le membra mie spossate,
hai accolto sul tuo grembo la mia testa,
ora che dai miei viaggi son tornato:
giacchè ogni mio vagare era un venire a te.
Herman Hesse
contesti amaranto incisi
in flebili suoni indecisi,
le porte del male socchiuse,
si intravedono appena
futuri pesanti e grigi...
non voglio e rifletto
di luce indiretta
sostengo i respiri
e richiudo le porte...
e richiudo le porte...
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