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sabato 27 febbraio 2016

Il bacio, di Anne Sexton


Il bacio
 
 La bocca fiorisce come un taglio.
 Sono stata maltrattata tutto l'anno, notti
 noiose, con nient'altro che ruvidi gomiti
 e delicate scatole di Kleenex che dicono
piagnona
 piagnona, stupida!
 
 Fino a oggi il mio corpo era inutile.
 Ora si strappa da ogni parte.
 Strappa via gli indumenti della vecchia Mary, nodo
dopo nodo
 ecco: ora è colpito in pieno da questi fulmini elettrici.
 Zac! Una resurrezione!
 
 Un tempo c'era una barca, tutta legnosa
 e disoccupata, senza il mare sotto di lei
 e bisognosa di una verniciatura. Non era altro
 che un mucchio di assi. Ma tu l'hai issata, l'hai armata.
 È stata prescelta.
 
 I miei nervi si sono accesi. Li sento come
 strumenti musicali. Dove c'era silenzio
 tamburi e archi suonano irrimediabilmente Sei
stato tu a farlo.
 Puro genio all'opera. Tesoro, il compositore è entrato
 nel fuoco.

 Anne Sexton
La zavorra dell'eterno
 Traduzione di Cristina Gamberi
 
Francesco Hayez
"Il bacio" particolare
 
quanti baci, ora basta!
ricordi assembrano porte dell'anima,
quanti baci o Lesbia!
baci, baci, baci...

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