Come il silenzio trapassa
in un ronzio sotto la fronte,
così l'appartamento alla chetichella
è diventato proprietà
di mediocri oggetti da regalo.
Nel loro museo immaginario
nessuno gli ha assegnato un posto:
ci sono sempre stati;
qui si ergevano, foderati
di una paziente asfissia,
lasciati dal riflusso
di una festosa onda svanita.
E alla parete una foglia autunnale
turbina sul normografo.
L'aria pesante è zuccherina,
ma in essa non c'è delizia.
Michail Ajzenberg
traduzione di Paolo Galvagni
già, il silenzio, molte volte,
troppo a volte;
attimi insensati e vuoti,
fatti di gelo e amarezza,
sempre nel silenzio...
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