In un assurdo di cicale
In un assurdo di cicale
sogno la mia estate invernale,
preda del ansia riprovo
cose passate, di nuovo;
le sagome altere dei tetti
stagliano contorni perfetti,
non dormo, decanto nei sogni
attento alle cose, ai bisogni
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
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