Se pur fatiche e sogni
Se pur fatiche e sogni
e la mesta ubbidienza me malvivo
fanno, e rare tue fronde, poesia,
un'ultima gaiezza mi soccorre
e brevemente il mio deserto illude.
Sorriso estremo, labile
zampillo d'acque che dal perso tempo
smorzato appena insorge, e i duri raggi
del dispietato sole di mia vita
fa un attimo brillare,
ultimo dono dell'avara infanzia,
questo: giocare.
e la mesta ubbidienza me malvivo
fanno, e rare tue fronde, poesia,
un'ultima gaiezza mi soccorre
e brevemente il mio deserto illude.
Sorriso estremo, labile
zampillo d'acque che dal perso tempo
smorzato appena insorge, e i duri raggi
del dispietato sole di mia vita
fa un attimo brillare,
ultimo dono dell'avara infanzia,
questo: giocare.
Sergio Solmi
(da “Fine di stagione”, Carabba, 1933)
(da “Fine di stagione”, Carabba, 1933)
Gustave Dorè "Il peso dei sogni" da le fatiche loro… (Dante - Inferno - vv. 1-3) |
sogni mattutini, quelli che si ricordano
prima della sveglia, prima del giorno;
poi la fatica, quella del quotidiano incedere
tra cose venali, superflue e finte, quella della vita...
Nessun commento:
Posta un commento