Un cuore
Io intesi un cuore in fondo alla sua nicchia
Io intesi un cuore in fondo alla sua nicchia
a colpi sordi palpitare, in fretta.
Domandai: – È il mio cuore o il tuo che picchia?
Noi l'ascoltammo urtare nella stretta
sua cella, in ansia, come si dibatte
forzata in prigionìa la passeretta.
Ascoltammo con anime disfatte
dalla dolcezza i palpiti concordi
chiedendoci: – È il mio cuore o il tuo che batte?
Udimmo rallentare i colpi sordi
e tanto attenüarsi nel languore,
che sospirammo, come chi si scordi
di vivere: – È il mio cuore o il tuo che muore?
Amalia Guglielminetti
povero cuore mio!
è messo a riposo dalle passioni
ma implode per il resto del vivere,
povero cuore nostro, sempre alla prova...
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