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lunedì 3 novembre 2014

Desiderio, di Arturo Graf

 
Desiderio
 
In malora, spiccatevi dai panni!
Che m'ho da far di vostra compagnia?
Mi va per capo un’alta fantasia;
Esser morto vorrei da tremil’anni.
Morto, ma non sepolto: e’ non c’e caso;
Odio l’ingorda, maledetta fossa,
L’aria tufata, l’umido nell’ossa,
E la villana polvere nel naso.
Vorrei giacer sul vertice d’un monte,
Lungo disteso, o in mezzo a un verde piano,
E che d’intorno a me vestigio umano
Non si scoprisse insino all’orizzonte.
Potrei passar per un eroe di Troja,
E mi starei senza fiatar, contento,
Al sole, all’acqua, alle brinate, al vento;
Non credo gia che mi darebber noja.
Me ne starei come un bambino in culla.
Come un bambino addormentato e cheto;
L’aria avrei di covare un gran segreto,...
E il gusto, ahi dio, di non pensare a nulla.
 
Arturo Graf
 
 
il desiderio accompagna la vita,
a volte è ossessione, a volte piccola cosa;
poi rimane una qualche traccia
a ricordo, a sostegno...

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