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mercoledì 6 aprile 2016

L’uomo nato per coltivare, di Wendell Berry

L’uomo nato per coltivare
 
 Il piantatore d’alberi, il giardiniere, l’uomo nato per
coltivare,
 le cui mani si protendono sotto terra e germogliano,
 per lui la terra è una droga divina. Entra nella morte
 ogni anno e ne ritorna esultante. Ha visto la luce
posarsi
 sul cumulo di sterco e rialzarsi nel frumento.
 Il suo pensiero passa come una talpa lungo la cima
dei filari.
 Quale miracoloso seme avrà inghiottito
 perché il discorso ininterrotto del suo amore gli sgorghi
dalla bocca
 come una vite che s’aggrappa alla luce del sole
 e come acqua che discende nel buio?

 Wendell Berry
L'ordine della natura
 Traduzione di Paolo Severini
 
 
il nostro piccolo orto,
chi non lo ha?
ci coltiviamo di tutto,
di ogni;
qualche volta, raramente,
si raccolgono i frutti...

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