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sabato 30 luglio 2016

A cosa mi è servito correre..., di Maria do Rosário Pedreira

A cosa mi è servito correre per tutto il mondo,
trascinare, di città in città, un amore
che pesava più di mille valigie; mostrare
a mille uomini il tuo nome scritto in mille
alfabeti e un’immagine del tuo volto
che io giudicavo felice? A cosa mi è servito
 
respingere questi mille uomini, e gli altri mille
che fecero di tutto perché mi fermassi, mille
volte pettinando le pieghe del mio vestito
stanco di viaggi, o dicendo il tuo nome
così bello in mille lingue che io mai
avrei compreso? Perché era solo dietro a te
 
che correvo il mondo, era con la tua voce
nelle mie orecchie che io trascinavo il fardello
dell’amore di città in città, il tuo nome
sulle mie labbra di città in città, il tuo
volto nei miei occhi durante tutto il viaggio,
 
ma tu partivi sempre la sera prima del mio arrivo.
 
 
Maria do Rosário Pedreira
Nessun nome dopo
Traduzione di Mirella Abriani
 
 
sempre ci chiedono a che serve,
quello che cerchiamo di fare,
sempre,
eppure, a volte,
serve sul serio...

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