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domenica 17 luglio 2016

I mendicanti, di Gerard Hanberry

Mendicanti
 
Ci deve essere anche spazio per il lutto
in questa città scintillante
di arroganza cortese.
 
Quelle torri splendenti che promettono
immortalità
– tenetele, tenete tutto –
non è che una valle tremula di portoni
sprangati.
 
Vado verso le colline colori sfocati,
ambra, rossi, blue elettrici.
Da qui posso vedere chiaramente,
 
templi, teatri, luoghi di sapienza e bugie.
E sulla testa? Il silenzio insolente delle stelle.
Siamo meno che mendicanti. Alla fine
 
non potremo rubare per te o avere in prestito
un'ora in più,
pur coi nostri poteri, nemmeno un ultimo,
bellissimo, balenante secondo.


Gerard Hanberry
"Quello sguardo di sghembo"
Traduzione di Francesca Diano
 
Pieter Bruegel
""Gli storpi", o "I mendicanti", o "I lebbrosi"
 
poveri e poveracci,
eppure la convinzione passa,
si arresta tra le pieghe,
rimane un senso vago,
di inappropriatezza...

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