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mercoledì 12 ottobre 2011

L'ultima infedeltà

Dolce tristezza, pur t'aveva seco,
non è molt'anni, il pallido bambino
sbocconcellante la merenda, chino
sul tedioso compito di greco...

Più tardi seco t'ebbe in suo cammino
sentimentale, adolescente cieco
di desiderio, se giungeva l'eco
d'una voce, d'un passo femminino.

Oggi pur la tristezza si dilegua
per sempre da quest'anima corrosa
dove un riso amarissimo persiste,

un riso che mi torce senza tregua
la bocca... Ah! veramente non so cosa
più triste che non più essere triste!

Guido Gozzano
la via del rifugio


nel cerchio che stringe
agito i miei sensi ricercando
un sonetto che accordi l'umore;
nel tedio a strisce del mio fare
ritrovo perdute frasi, parole
che dissi e scordai;
le luci ora scemono, persiste,
nel residuo del sonno,
una frammento di sogno...

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