Una sera d'ottobre
L'autunno e il sole al tramonto! Sono felice!
Sangue sopra marciume!
L'incendio allo zenith! La morte nella natura!
L'acqua stagnante, l'uomo febbrile!
Oh! è questa la tua ora e la tua stagione, poeta
dal cuore vuoto d'illusioni,
rosicchiato dai denti di topo delle passioni,
che bello specchio, e che festa!
Altri, pedanti, sciocchi o pazzi,
ammirino la primavera e l'alba,
le due verginelle, più rosee delle loro vesti;
io amo te, aspro autunno, ti preferisco a tutti
i visini innocenti, angelici,
cortigiana crudele dalle pupille strane.
Paul Verlaine
10 ottobre 1862.
aria come un brivido al collo
mentre vago solitario, nel bruno,
odori diversi acclamano i sensi
e risiedo stupito di fronte alla sera;
ho visto, vidi,
eppure mi sento vicino al sollievo
quando ripenso alle prove dl giorno
e rifletto, stanco e accaldato
da febbri che danno delirio...
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