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venerdì 13 aprile 2012

Alla pioggia

Scendi a torrenti, giù, pioggia feconda.
Riga il ciel de le tua fila infinite,
Ravviva i germi, suscita le vite
Nel seno de la terra sitibonda!

Scroscia ne la città negra ed immonda,
Gorgoglia ne le piazze inaridite,
Lava i sobborghi, spazza la mefite,
Corri, schizza, ringorga, inaffia, inonda!

Vedi, tutto si scote e si ridesta
Sotto ai sonanti sprazzi cristallini,
Tutto sgocciola, tremola e fa festa,

E dai vetri t’applaudono i bambini
E i fiori verso te levan la testa
E le donne ti mostrano i piedini.

Edmondo De Amicis


scorre il sentimento nel cuore
come la sabbia nel vetro,
come l'acqua in un fosso;
nel fiero ritorno dell'io
si scompone un suono lontano
e brontola il cielo al crepuscolo...

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