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giovedì 5 aprile 2012

I solitari

Coloro che hanno per mantello lenzuoli funerari
provano la voluttà divina di essere solitari.
La loro castità ha pena dell'ebbrezza delle coppie
della stretta di mano, dei passi dal ritmo lieve.
Coloro che nascondono la fronte nei lenzuoli funerari
sanno la voluttà divina di essere solitari.
Contemplano l'aurora e l'aspetto della vita
senza orrore, e chi li compatisce prova invidia.
Coloro che cercano la pace della sera e dei lenzuoli funerari
conoscono la spaventosa ebbrezza di essere solitari.
Sono i beneamati della sera e del mistero.
Ascoltano nascere le rose sottoterra
e percepiscono l'eco dei colori, il riflesso
dei suoni...Si muovono in un'atmosfera grigio-viola.
Gustano il sapore del vento e della notte,
hanno occhi più belli delle torce funerarie.

Ceux-là dont les manteaux ont des plis de linceuls
Goûtent la volupté divine d’être seuls.
Leur sagesse a pitié de l’ivresse des couples,
De l’étreinte des mains, des pas aux rythmes souples.
Ceux dont le front se cache en l’ombre des linceuls
Savent la volupté divine d’être seuls.
Ils contemplent l’aurore et l’aspect de la vie
Sans horreur, et plus d’un qui les plaint les envie.
Ceux qui cherchent la paix du soir et des linceuls
Connaissent la terrible ivresse d’être seuls.
Ce sont les bien-aimés du soir et du mystère.
Ils écoutent germer les roses sous la terre
Et perçoivent l’écho des couleurs, 
le reflet des sons...
Leur atmosphère est d’un gris violet.Ils goûtent la saveur du vent et des ténèbres,
Et leurs yeux sont plus beaux que des torches funèbres.

Renée Vivien


bavero rialzato al freddo ritorno
di questa pioggia sottile
che inumidisce il filo del pensare;
anch'io, solitario, contesto
in un alito di nuova stagione;
intorno ancora la bruma
e il contorno di nuvole basse...

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