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venerdì 20 maggio 2016

Difesa, di Arturo Graf

Difesa
 
Che giurai? che promisi? Allor che il petto
La forsennata passïon ti morse,
Fors’io ti lusingai? ti diss’io forse:
T’amo; l’amor che prima m’offri accetto?

Tacqui: ricordi? al labbro mio non corse
La vigliacca menzogna: il novo affetto
T’ingombrava la mente, ed il sospetto
Del ver ch’io non celava in te non sorse.

Or perché piangi, e te tradita stimi,
E me sleal? guardami un tratto in volto,
Le mie parole nella mente imprimi:

Lungi da te, sott’altro ciel, nel folto
D’una selva, una tomba infra sublimi
Cipressi albeggia: — Ivi è il mio cor sepolto.
 
Arturo Graf
 
 
spesso indifendibili animi,
troppo sovente attesi
gli spioventi aguzzi
ritrattano cose passate...

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