Arte poetica
Tu occhi di carta tu labbra di creta
tu dalla prima saliva malfatto
anima di strazio e ridicolo
di allori finti e gestri
tu di allarmi e rossori ;
tu di debole cervello
ladro di parole cieche u.
uomo da dimenticare
dichiara che il canto vero
è oltre il tuo sonno fondo .
e i vertici bianchi del mondo ;
per altre pupille avvenire.
Scrivi che i veri uomini amici
parlano oltre i tuoi giorni che presto:
saranno disfatti. E già li attendi.
E questo solo ancora è il tuo onore.
E voi parole mio odio e ribrezzo,
se non vi so liberare .
tra le mie mani ancora
non vi spezzate.
Franco Fortini
1948-1950
nel mezzo di sempre, adesso,
stringendo nei pugni la sabbia,
coprendo le voci con tono dimesso
soffocando nel petto la rabbia...
che? siamo poeti?
o cerchiamo gli approdi sicuri?
desuete parole, rime imprecise
per descrivere i sobbalzi del cuore;
è questa poesia?
o è sentirsi più soli?
Anche a te Veronica,
RispondiEliminasono giorni per me un pò movimentati.
Gujil
No,
RispondiEliminaamica mia, solo rogne di pseudolavoro
Ti invio capitolo nuovo.
Ciao
Gujil