Canzone di Giugno
Stormiscono le fronde
nell'aria greve, e il sole
ride alle prataiole
ed alle biche bionde,
e rende tutto d'oro
il campo donde arriva
la canzone giuliva
nell'agreste lavoro.
Ecco è piena la spica
e la falce è nel pugno;
e il buon sole di giugno
rallegra la fatica.
E la canzone sale
dal campo del lavoro
e s'accompagna a un coro
stridulo di cicale:
e sale il canto anelo
da bocche pia lontane
lodando in terra il pane
ed il buon Padre in cielo.
Marino Moretti
chiaroscuri riflettono luci intermittenti,
gli scrosci di pioggia sferzano vetri dai colori sbiaditi
picchiettano vecchie lamiere già ruggini;
Giugno è arrivato così …mi chiedo
ora se questo improvviso freddo abbia senso
dopo il sole…
non riesco che a dominare l’angoscia,
quella di una mattina di pioggia…
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