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martedì 6 settembre 2011

LENTA UMIDITÀ

Felice ombra dei capelli
che serpeggia quando il sole è al tramonto,
simile a giunchi aperti - è tardi; fredda
umidità lasciva, quasi polvere -.
Delicata una cenere,
il grembo segreto del giunco,
serpente tenero senza veleno
di cui lo sguardo verde non fa male.
Addio. Dondola il sole
i quasi rossi, quasi verdi raggi.
La triste fronte aureolata immerge.
Umido, freddo, sapore di terra.

Vicente Aleixandre


cresce nel mio sentore un senso
di appartenenza totale, cosmica,
i retaggi di sempre allocati ordinati
in riposti segreti e nascosti;
in un fluire continuo di impulsi
il dolore si mescola all'io
in un abbraccio soffocante
nel mentre le stille del mio animo
dissetano il cuore...

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