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mercoledì 17 settembre 2014

Finchè..., di Viron Leondaris

Finché...
                 
Questi tetti
che palpitano come mani insanguinate sotto la luna
e le strade bagnate che brillano come coltelli...
- Lasciatemi, lasciatemi stare,
non parlatemi della gita di domani
del vostro abito nuovo non mi dite
non misuratemi il battito del polso
non fasciatemi la fronte con carezze.
La mia febbre non durerà
finché mi accenderanno intorno orrendi fuochi
finché vorticheranno intorno le finestre
di prigioni e ospedali,
continuerò ad avere questi incubi,
produrrò questo vaniloquio
finché durerà il tremore della Libertà per le strade
finché nella foschia delle albe
le rose degli spari delle esecuzioni spalancheranno gli occhi.

Viron Leondaris
Traduzione di Nicola Crocetti
Poeti greci del Novecento 
a cura di Nicola Crocetti e Filippomaria Pontani
Arnoldo Mondadori Editore 2010
 
 
già...fino a quando?
è un pensiero che ricorre
insegue le frasi nel cervello
si afagia quando viene sonno;
un contesto diverso,
un attimo svanito,
finchè...

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