Frutti tardivi
Entrare in una vita non tua, quasi
sconosciuta, come se in quei misteri
quieto dimorasse Amore, o i sentieri
di vicine perdite e ombra invasi
fossero d’incomprensibile basica
luce: cosí, con nuova audacia ai neri
confini di un giorno morto, disperi
solo del tuo frutto tardivo, spasimo
di insorte dimenticate parole
a fermare i passi sopra affocati
tappeti, dietro finestre tremende –
sai che tutto, tutto si forma e splende
nell’aperto, nell’alto, o per stipati
piccoli inizi si consuma un sole.
Entrare in una vita non tua, quasi
sconosciuta, come se in quei misteri
quieto dimorasse Amore, o i sentieri
di vicine perdite e ombra invasi
fossero d’incomprensibile basica
luce: cosí, con nuova audacia ai neri
confini di un giorno morto, disperi
solo del tuo frutto tardivo, spasimo
di insorte dimenticate parole
a fermare i passi sopra affocati
tappeti, dietro finestre tremende –
sai che tutto, tutto si forma e splende
nell’aperto, nell’alto, o per stipati
piccoli inizi si consuma un sole.
Roberto Rossi Precerutti
La legge delle nubi
La legge delle nubi
nella luce, nel chiarore,
camminare sicuri, lenti, continui;
io per me amo ancora
il suono delle gocce di rugiada...
Nessun commento:
Posta un commento