E in ultimo ti dirò: - Addio,
e non promettermi amore.
Perderò la ragione. O troverò
la sublime serenità della follia.
e non promettermi amore.
Perderò la ragione. O troverò
la sublime serenità della follia.
Come mi hai amato? Pregustando
l'offesa della fine. Ma non è questo...
Come mi hai amato? Offendendo i principi
dell'amore. Ma in modo così goffo...
l'offesa della fine. Ma non è questo...
Come mi hai amato? Offendendo i principi
dell'amore. Ma in modo così goffo...
Crudeltà del fallimento, io
non ti perdono. Vivo, cammino,
vedo il bianco mondo,
ma il corpo mio è deserto.
non ti perdono. Vivo, cammino,
vedo il bianco mondo,
ma il corpo mio è deserto.
La mente vorrebbe ancora un piccolo
lavoro. Ma son deboli le mani.
E uno sciame di odori e di sapori
in volo sghembo si allontana da me.
lavoro. Ma son deboli le mani.
E uno sciame di odori e di sapori
in volo sghembo si allontana da me.
Bella Achmadulina
da “Tenerezza”, Guanda, 1971
in ultimo, comincio a temere,
a volte penso di intravedere là,
in un lontano orizzonte, qualcosa,
cosa sia non so, forse sarà...
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