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mercoledì 16 marzo 2011

Il Sogno Cattivo

Se guardo questo pettine sottile
di tartaruga e d'oro, che affigura -
opera egregia di cesellatura -
un germoglio di vischio in novo stile,

risogno un sogno atroce. Dal monile
divampa quella gran capellatura
vostra, fiammante nella massa oscura.
E pur non vedo il volto giovenile.

Solo vedo che il pettino produce
sempre capelli biondo-bruni e scorgo
un cielo fatto delle loro trame:

un cielo senza vento e senza luce!
E poi un mare... e poi cado in un gorgo
tutto di bande di color di rame.

Guido Gozzano


l'evocatività del sogno,
la sua persistenza nel dormiveglia,
prima che tutto ritorni reale...
mi respira una voglia di catarsi, di nuovo,
come una crisalide so che sfarfallerò,
che per un breve istante sarò tutto e di più...
eppure anche quest'attimo di limbo mi culla
e mi consente una sosta...
un respiro più calmo...
leggo e rileggo la scritta sul muro,
grafia di giovane, presumo,
e mi accorgo di quanto sia bella
se la osservo con gli occhi che ho dentro...

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