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venerdì 11 marzo 2011

le luci, spesso,
rendono il mondo irreale, freddo,
la nostra mente si chiede e si risponde
creando magie od incubi
che la luce trasfigura o delinea.
Ecco perchè, anche se con timore,
cerchiamo di frequente la penombra...
in lei vediamo l'angolo sereno e tranquillo,
la tana nascosta che ci scalda e protegge...
e l'ombra?
l'ombra ci impaurisce.


Luci libere

E’ un sole bianco che intenerisce
sui monumenti le donne di bronzo.

Vorresti sparire alle case, destarti
ove trascinano lenti i carri
sbarre di ferro verso la campagna -

ché là pei fossi infuriano bambini
nell’acqua, all’aurora
e vi crollano immagini di pioppi.

Noi, per seguir la danza
di un vecchio organo
correremmo nel vento gli stradali…

A cuore scalzo
e con laceri pesi

di gioia.

27 gennaio 1938
Antonia POZZI

 

3 commenti:

  1. Veronica
    è bello scrivere con te!
    Le melodie intercalano le sensazioni e gli stati d'animo...questo è vivere. Una leggenda delle nostre alpi narra di un essere ancestrale "homo selvadego" che vive di natura nei boschi...ètriste quando c'è il sole (perchè à che prima o poio pioverà) ed allegro quando tempesta (perchè sà che tornerà il sereno)...così sono io...

    Gujil

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  2. Veronica,
    come faccio a leggerla e dove?

    Gujil

    RispondiElimina
  3. Veronica,
    grazie, speravo che il mio blog venisse visitato da qualcuno ma non pensavo sarei stato così fortunato e ricambiato.
    Ho già visto il video...amo Gaber da sempre, se non la conosci ti consigli di ascoltare "Io se fossi Dio", se non la trovi fammi sapere.
    Buona Domenica

    Gujil

    RispondiElimina