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sabato 19 marzo 2016

A mio Padre, di Leonardo Sinisgalli

A mio Padre
 
L’uomo che torna solo
 A tarda sera dalla vigna
 Scuote le rape nella vasca
 Sbuca dal viottolo con la paglia
 Macchiata di verderame.
 
L’uomo che porta così fresco
 Terriccio sulle scarpe, odore
 Di fresca sera nei vestiti
 Si ferma a una fonte, parla
 Con un ortolano che sradica i finocchi.
 
È un uomo, un piccolo uomo
 Ch’io guardo di lontano.
 È un punto vivo all’orizzonte.
 Forse la sua pupilla
 Si accende questa sera
 Accanto alla peschiera
 Dove si asciuga la fronte.

Leonardo Sinisgalli
 
 
mio padre mi aspetta
e io aspetto di andare da lui;
ora è l'ultima cosa,
l'ultima prima del vuoto;
poi sarò io...

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