LA FIERA
Non ricordi la turbinante fiera?
I pagliacci e la giostra coi lumini?
Tutto fu bello, musica e lustrini,
solo al ritorno nella buia sera.
Tu pedalavi vaporosa in avanti,
ed io a volo dietro il tuo cappello,
come in un delizioso carosello
mosso da Dio sol per noi amanti.
Sull’erba della darsena intrecciammo
le nostre impolverate biciclette
come in gelosa lotta due caprette.
Sul loro esempio, muti, ci avvinghiammo.
E quando entrammo a piedi dalla porta
tra gli sguardi dei pochi curiosi
composti e seri come vecchi sposi,
la città non mi parve più così morta.
I baci nella sera freddolina
riscaldato mi avevano d’amore,
dandomi dei sussulti dolci al cuore
come quei colpi, là, di carabina.
Ed io ti vedevo in un barbaglio,
per effetto dei tuoi baci brucianti,
sotto le stelle, strane e doloranti,
come le bianche pipe del bersaglio.
Corrado Govoni
ancora ricordi e pensieri,
come pennellate decise macchiano
di colorate immagini gli occhi...
ci si perde nell'indaco, nel blu, nel celeste,
poi le sfumature del verde fino al limone..
giallo, ocra, arancione...e il calore dei rossi;
un bianco bagliore ha distolto il turbinio,
si ritorna ad adesso, a questo momento
con un senso sereno di pace, abbandono
ed un pò di rimpianto...
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