Magnificat
Quando passerà questa notte interna, l’universo,
e io, l’anima mia, avrò il mio giorno?
Quando mi desterò dall’essere desto?
Non so. Il sole brilla alto:
impossibile guardarlo.
Le stelle ammiccano fredde:
impossibile contarle.
Il cuore batte estraneo:
impossibile ascoltarlo.
Quando finirà questo dramma senza teatro,
o questo teatro senza dramma,
e potrò tornare a casa?
Dove? Come? Quando?
Gatto che mi fissi con occhi di vita,
chi hai là in fondo?
Si, sì, è lui!
Lui, come Giosuè, farà fermare il sole
e io mi sveglierò;
e allora sarà giorno.
Sorridi nel sonno, anima mia!
Sorridi anima mia: sarà giorno!
Fernando Pessoa
il fascino del tempo, dello spazio,
presenziano la mia vita
come ciclopici guardiani,
io, per me, amo le stelle e gli orizzonti,
il volo del falco e quello della quaglia;
mi muovo nei contesti, affronto e arranco,
come tutti vivo ma ne sono conscio...
vorrei...
c'era una volta,
"raccontami una fiaba",
la serva incominciò...
sai,
RispondiEliminala sera penso sempre, molto più che in ogni altra ora del giorno, mi ritrovo a vagare in posti indicibili, mescolo sogni ed incubi in cornici colorate e surreali...
le distanze perdono peso...
il corpo è sempre bello...
e il conto della sabbia si arresta ...
Gujil